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E’ possibile che i numeri estratti dalle Venus non siano equiprobabili?


perfezioneHo esitato un bel po’ prima di decidermi a scrivere questo post per due motivi: il primo molto semplice è che il fatto che esista la possibilità, e sottolineo la possibilità (non la certezza), che il metodo estrazionale delle macchinette Venus non sia perfetto e pertanto non sia un generatore di numeri perfettamente casuale mi sembra così palese, se volete per la semplice idea che la perfezione non è di questo mondo, da poter evitare di perdersi in chiacchiere; il secondo è che chi vuole credere che il meccanismo sia necessariamente perfetto o che necessariamente non lo sia ma solo per macchinazioni oscure di Lottomatica o dell’Erario non cambierà mai idea.

Alla fine sono arrivato al compromesso di accennare semplicemente a qualche argomento a favore dell’ipotesi della possibilità di un meccanismo imperfetto proprio per evitare di cadere in quegli eccessi del tipo “deve essere così e basta” a cui accennavo prima.

Per cominciare diciamo che il meccanismo di estrazione è costruito certamente per essere un sistema caotico (nel senso della teoria del caos), che cosa siano i sistemi caotici lo leggiamo da wikipedia

 sistemi fisici che esibiscono una sensibilità esponenziale rispetto alle condizioni iniziali. I sistemi di questo tipo sono governati da leggi deterministiche, eppure sono in grado di esibire una empirica casualità nell’evoluzione delle variabili dinamiche. Questo comportamento casuale è solo apparente, dato che si manifesta nel momento in cui si confronta l’andamento temporale asintotico di due sistemi con configurazioni iniziali arbitrariamente simili tra loro.

In parole povere, e mi perdonino i matematici per l’eccessiva semplificazione, per quel che ci riguarda, il protocollo per effettuare un estrazione con le macchinette Venus è codificato e per legge sempre lo stesso vedi qui per un esempio.  Siccome si tratta di un fenomeno fisico deterministico se si agisse sempre nelle stesse perfettamente identiche condizioni, agendo sempre nello stesso modo, il risultato dovrebbe essere sempre lo stesso, e cioè, sempre gli stessi estratti. Questo invece non accade perché in effetti il sistema è caotico cioè basta una piccola variazione in una qualsiasi condizione al contorno (cambio di temperatura o umidità dell’aria per fare un esempio) affinché il risultato sia completamente differente e le condizioni non potranno mai essere perfettamente identiche.

Ora in un sistema caotico di questo tipo come è possibile affermare a priori, cioè senza studiarlo in precedenza, che senza ombra di dubbio i numeri estratti saranno perfettamente equiprobabili? Si parte come abbiamo visto dal determinismo assoluto del fenomeno fisico e si prova ad arrivare all’assolutamente perfetta casualità, ma chi ci può garantire che siamo effettivamente arrivati a tale traguardo? Certo siamo arrivati ad una ragionevole casualità altrimenti il trucco sarebbe stato facilmente scoperto e il meccanismo estrazionale sarebbe dovuto essere corretto o cambiato, ma siamo sicuri che sia la perfetta casualità? Soprattutto come possiamo esserne certi senza nemmeno studiare le estrazioni?

Eppure c’è qualcuno che ne è certo e non vuol sentire nemmeno accennare alla possibilità che sia altrimenti. Perché? E’ semplice, fanno di “tutta l’erba un fascio”, siccome esiste un enorme numero di ciarlatani nel mondo dei cosiddetti lottologi e un ancor maggior numero di teorie strampalate che a detta di questi sarebbero capaci di “indovinare” i numeri prima che vengano estratti, credono sia meglio evitare l’argomento e negare in blocco ogni possibile ipotesi sul fatto che sia possibile anche semplicemente avere un 0,000001% di probabilità che un numero sia più probabile di un altro all’estrazione in un dato momento in modo da tagliare subito la testa al toro e non pensarci più. Certamente questo modo di agire, del tutto antiscientifico ma spesso tipico delle persone che hanno o ritengono di avere una certa cultura scientifica, è un modo di risparmiarsi un bel po’ di tempo che sarebbe perso dietro una marea di sciocchezze ma, inevitabilmente, ci si perde anche qualche cosa di interessante. Ragionare con questo tipo di persone è impossibile e d’altra parte sarebbe crudele togliergli la soddisfazione di poter liquidare il tutto con un semplice “Sciocchezze!” dall’alto della loro superiorità intellettuale.

Fra quelli che invece hanno maggior voglia di ragionare c’è chi fa notare che prima di attivare un tale tipo di meccanismo estrazionale saranno state fatte delle prove tese proprio ad accertare eventuali lacune nella casualità degli estratti. In effetti non sappiamo quali test siano stati fatti con esattezza ma dai siti e giornali dell’epoca in cui entrò in funzione per la prima volta la Venus (2005) leggiamo che:

«Si tratta di un primo passo verso la completa automatizzazione del gioco, che dovrebbe avvenire entro giugno», fa sapere l’Agicos precisando anche che le macchine addette alle estrazioni sono state scelte da una commissione presieduta dal professor Antonino Zichichi.

O ancora a proposito della trasmissione in diretta delle estrazioni il regista Guardì racconta:

“Quando decidemmo di fare la precedente edizione del Lotto alle Otto capimmo subito che poteva essere un successo. Vorrei raccontare una curiosità: l’idea di arrivare ad un’estrazione automatizzata partì alcuni anni fa. C’era una commissione presieduta dal professor Zichichi che esaminò ben 20 macchine e poi, come noto, fu scelta la macchina Venus. Il Lotto ce l’ho nel cuore ed è parte integrante della mia vita professionale. Faremo una bella cosa”.

Bene a questi, e a coloro che obiettano che un eventuale problema comporterebbe meno soldi per l’Erario sarebbe pertanto immediatamente corretto, rispondiamo che qui non stiamo parlando di macroscopiche deviazioni dalla casualità o addirittura di deviazioni così elevate da ribaltare il vantaggio matematico del banco ma di più o meno piccole deviazioni che potrebbero essere non rilevate ad un primo studio o considerate tollerabili. Faccio notare che nel regolamento relativo alle Venus è previsto che le sferette siano tutte uguali ma non si dice perfettamente uguali, ma uguali con una tolleranza di qualche percento sia in dimensioni che in peso. Siamo sicuri che tali piccole e tollerabili variazioni non possano produrre piccole e tollerabili variazioni nella probabilità di estrazione dei relativi numeri? E lo Stato inteso come Erario e/o Lottomatica lo permetterebbero?

numeripiuestrattiLa risposta è semplicemente l’hanno già fatto. Prima dell’avvento delle Venus a causa di un meccanismo estrazionale imperfetto i numeri della fascia 81-90 (inseriti per ultimi nell’urna) e in generale quelli più alti erano leggermente favoriti. In figura, ad esempio, mostriamo i numeri più estratti a tutte negli anni ’90 con la relativa frequenza, come potete vedere ben 4 numeri sui primi 6 in classifica sono nella decina 81-90 molto di più del previsto a cui si aggiungono 74 e 80. Quando diciamo che i numeri nell’intervallo 81-90 erano molto di più del previsto intendiamo ovviamente che la loro percentuale di estrazione sul lungo periodo deviava in maniera statisticamente significativa dal valore atteso, e non era un segreto, ma all’Erario non interessava cambiare perché il vantaggio che il giocatore poteva ricavare dall’informazione non era sfruttabile per vincere in maniera sistematica (non ci si avvicinava nemmeno) e d’altra parte alla stragrande maggioranza dei giocatori questo piccolo aiuto non interessava affatto, preferendo ad esempio giocare in maniera del tutto casuale affidandosi a cabala, sogni o numeri in ritardo.

schedaenalottoIl fenomeno era ben visibile anche nel vecchio gioco dell’Enalotto che vedeva molti più segni “2” che non “1” e “x”. Per i più giovani ricordiamo che il gioco prevedeva di indovinare l’intervallo in cui cadevano primi e alcuni secondi estratti  delle ruote del Lotto. Il segno “1” corrispondeva alla fascia 1-30, “x” alla fascia 31-60 e “2” era associato alla fascia 61-90.

Da quanto visto non ci sarebbe pertanto nulla di eccezionale o scandaloso in numeri non perfettamente equiprobabili, se ci si intende sul cosa questo significa. Ci sono infatti oltre agli scettici anche coloro non solo sospettano che sia possibile che i numeri del lotto non siano equiprobabili ma ne sono del tutto convinti, ma non per un problema di piccole imperfezioni nel meccanismo estrazionale ma semplicemente per il fatto che lo Stato e/o Lottomatica “taroccherebbero” le estrazioni. Su questo modo di pensare molto diffuso, non solo nel gioco, per cui se non riesco a fare una cosa, anche se difficilissima, non è perché non sono capace ma perché qualcun altro imbroglia, ci sarebbe tanto da dire ma non è questa certamente la sede. D’altra parte anche con questo tipo di persone che credono di possedere la verità assoluta “perché a me non me la si fa” è inutile discutere visto che non la spunteresti mai e anche se dovessi convincerli gli faresti solo un danno facendoli perdere il loro alibi preferito che gli pacifica la coscienza e il cervello in tutte le occasioni. L’unica cosa che vogliamo qui puntualizzare è che quando parliamo di eventuali numeri non equiprobabili non ci riferiamo a brogli (sempre in teoria possibili ma molto improbabili allo stato delle cose, poco redditizi per lo Stato e soprattutto da provare con certezza prima di lanciare accuse) ma esclusivamente a piccole “falle” del meccanismo delle estrazioni.

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